Il Settimo Giorno
Settimanale - Domenica 21 Novembre 2021 - Anno 1 · N. 12
esteri Lunedì
Biden-Xi, finita la prima metà del summit virtuale

Appello presidente Usa a leader Cina: evitiamo un conflitto

La prima metà del summit virtuale tra i presidenti cinese e americano, Xi Jinping e Joe Biden, si è conclusa dopo poco più di un'ora.

Lo riportano i media ufficiali di Pechino.

"Dobbiamo evitare un conflitto tra Stati Uniti e Cina": è stato l'appello rivolto da Biden a Xi all'apertura del summit.

Il presidente americano ha quindi auspicato di poter avere col suo omologo cinese discussioni "franche e dirette" per affrontare le tante differenze attraverso il dialogo e un miglioramento della comunicazione.

Cina e Stati Uniti "dovrebbero rispettarsi a vicenda, coesistere pacificamente e cooperare per una situazione vantaggiosa per tutti: non solo dovrebbero gestire bene i loro affari interni, ma anche assumersi responsabilità internazionali". Lo ha detto Xi a Biden, nel resoconto dei media cinesi. La Cina è pronta a lavorare con gli Stati Uniti "per formare un consenso e intraprendere azioni al fine di guidare lo sviluppo positivo delle relazioni sino-americane", ha aggiunto Xi.

economia Martedì
Prezzi: Istat, inflazione mai così alta dal 2012

Trainata da beni energetici. Inflazione acquisita all'1,8%

L'inflazione, aumentata a ottobre per il quarto mese consecutivo, si è portata da una variazione negativa registrata a dicembre 2020 "a una crescita di un'ampiezza che non si registrava da settembre 2012 (quando fu pari a +3,2%)".

E' quanto sottolinea l'Istat precisando che "i Beni energetici continuano a essere protagonisti, contribuendo per più di due punti percentuali all'inflazione e spiegando buona parte dell'accelerazione rispetto a settembre".

L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,8% per l'indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.

L'Istat rivede al rialzo le stime di inflazione. Nel mese di ottobre, comunica l'Istituto di statistica, si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,7% su base mensile e del 3,0% su base annua (da +2,5% del mese precedente); la stima preliminare era +2,9%. L'ulteriore accelerazione dell'inflazione è in larga parte dovuta, anche in ottobre, ai prezzi dei beni energetici. Accelerano rispetto al mese di settembre, ma in misura minore, anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti.

scienza Mercoledì
Scoperto abitato precolombiano nella Repubblica Dominicana

Missione italiana rivela abitato con rituali per cibo e utensili

A 50 anni dagli ultimi ritrovamenti relativi al primo popolamento delle isole del Centro America, è stato scoperto un raro abitato precolombiano di età arcaica, appartenente a una comunità di tradizione pre-agricola, nel sito di El Pozito, località della penisola di Samanà, nel nord-est della Repubblica Dominicana.

La scoperta è avvenuta nell'ambito della missione archeologica e antropologica del dipartimento di Storia, antropologia, religioni, arte e spettacolo della Sapienza, diretta sul campo dal pugliese Francesco Genchi.

Il ritrovamento più importante - informano i ricercatori - fa riferimento a 12 pestelli (majadores) di pregevole fattura deposti all'interno di un pozzetto rituale, che differiscono tra loro sia per la materia prima utilizzata che per la manifattura.

Su questi strumenti sono visibili tracce di usura e numerosi residui perfettamente conservati. La scelta di deporre questi strumenti in un'area adibita alla lavorazione delle risorse primarie, necessarie alla sussistenza del gruppo, induce a credere che si tratti di una sorta di offerta rituale riferibile alla sfera cultuale ma connessa anche alle pratiche di sussistenza.

L'area identificata si riferisce a un abitato caratterizzato principalmente da un'ampia porzione di una officina di lavorazione di materie prime come grandi molluschi marini quali lumache (Strombus Gigas anche detta conchiglia regina e Cittarium pica, la gazza di gabbiano) e i bivalvi (come la Codakia orbicularis, conosciuta anche come tigre lucina) accanto a una incredibile quantità di molluschi terrestri (es. Caracol excelens), sfruttati sia per uso alimentare che per la produzione di strumenti. E' stata rinvenuta anche la presenza di bacche selvatiche e resti di pesci di notevole dimensione.

salute Giovedì
Aifa: 'Il 29 probabile sì di Ema al vaccino per la fascia 5-11 anni'

In Italia la pillola anti-Covid da dopo Natale

"Riteniamo che a fine mese forse il 29 l'Ema deciderà sul vaccino alla fascia d'età 5-11 anni e il responso verosimilmente sarà positivo.

Conseguiranno politiche vaccinali successive".

Lo ha detto a Sky Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa che aggiunge. "La campagna informativa andrà fatta con garbo e gradualità e sarà necessaria per fare capire l'utilità di questa vaccinazione anche con il coinvolgimento di pediatri e medici di famiglia. Occorre ingenerare in tutti fiducia, da costruire gradualmente", ha aggiunto.

La disponibilita' della pillola anticovid in Italia "ci potrebbe essere nelle settimane successive a Natale ma ci siamo attivati per poter prenotare questi due farmaci orali ci possa essere il prima possibile, avendo proceduto in accordi in tal senso in questi giorni". Lo ha detto Nicola Magrini a "e-Venti" su Sky. "La valutazione sara' fatta anche a livello centrale nei prossimi giorni per i 2 farmaci - quello della Merck e quello di Pfizer - che hanno dato risultati promettenti e confortanti. La valutazione compiuta ci sara' nelle prossime settimane. Anche in GB dove e' stato autorizzato il farmaco non e' pero' ancora disponibile".

cultura Venerdì
Quasi 120 milioni di schermi nelle case degli italiani

C'è una media di cinque schermi per famiglia

La pandemia ha accelerato in modo deciso la corsa degli italiani verso la vita digitale, un cambiamento che è qui per restare: gli schermi all'interno delle case sono 119 milioni e 400 mila (+6,2% negli ultimi due anni), con una media di 5 schermi per ogni famiglia.

Le famiglie connesse sono il 90,2% del totale (+3,6% dal 2019).

E quelle che possiedono una connessione sia fissa che mobile sono il 59,4% (+6,2%). È quanto emerge dal quarto Rapporto Auditel-Censis, dal titolo "L'Italia multiscreen: dalla Smart Tv allo schermo in tasca, così il Paese corre verso il digitale", presentato al Senato.

Lo studio si fonda sulla Ricerca di base Auditel: 7 cicli di indagini (wave), fino a luglio 2021, su un campione rappresentativo delle famiglie e degli individui che vivono in Italia, per un totale di circa 20.000 interviste annuali. Numeri che certificano una crescita di audience e di tempo dedicato alla visione della tv lineare e in streaming, anche per la costante ricerca del pubblico di informazioni affidabili legate all'emergenza pandemica. Si registra anche "una crescente adesione alla banda larga, che si configura sempre più come bene di prima necessità" dice il presidente di Auditel Andrea Imperiali. Un panorama nel quale il palinsesto se lo compone sempre più autonomamente il pubblico. Nel 2020 circa 7,3 milioni di italiani con più di 4 anni (il 12,5% del totale; nel 2019 erano meno di 6 milioni) hanno guardato su Internet i programmi televisivi in onda in contemporanea sulla tv lineare e 4,2 milioni lo hanno fatto utilizzando lo smartphone. Crescono i numeri di tutti i device: nel 2021 gli apparecchi televisivi superano i 43 milioni (+1,0% dal 2019) soprattutto per l'ormai prepotente presenza di Smart Tv o dispositivi esterni collegati: sono 15,3 milioni (+46,6% negli ultimi due anni). In aumento anche gli smartphone, che sono oltre 48 milioni (+8,9% dal 2019). Così come crescono i pc collegati, che sono quasi 20 milioni, e i tablet, che sono 7,7 milioni. Nel 2021 le famiglie che hanno in casa almeno un tablet o un computer sono 15 milioni e 500.000, pari al 64,9% del totale, aumentate del 3,8% negli ultimi due anni. "Un quadro che ci rende tutti, costantemente consumatori, a casa come in strada e al lavoro, a discapito della produttività del singolo" osserva Giuseppe De Rita, Presidente del Censis.

Bisogna, tuttavia, ancora confrontarsi con il digital divide: 2 milioni e 300 mila famiglie italiane, il 9,8% del totale, non sono collegate ad internet; 7 milioni e 200 mila famiglie, il 29,9% del totale hanno solo la connessione mobile, e di queste circa 5 milioni si collegano solo con lo smartphone. Otto milioni e 400 mila famiglie, il 35,1% del totale (la metà è formata da nuclei composti solo da anziani), non ha in casa né un pc né un tablet, quota che arriva al 72,8% tra quelle che si collocano su di un livello socioeconomico basso. "C'è ancora un tema di carenza infrastrutturale - commenta il presidente dell'Agcom Giacomo Lasorella -. Il passaggio chiave è lo sviluppo della banda larga e della rete 5g, anche per ridurre il gap tecnologico a livello territoriale e per categorie di persone, alcune delle quali sono ancora escluse dall'accesso alla quotidianità digitale". Una situazione sulla quale si agirà anche grazie alle massicce risorse del Pnrr, nel quale il 27% dei fondi "è dedicato all'innovazione del digitale e al 5g" ricorda Mauro Coltorti, Presidente della Commissione Lavori Pubblici, comunicazioni del Senato. L'investimento in innovazione, nei servizi media - audiovisivi, nelle telecomunicazioni, in conoscenza e nel saper fare "oggi più che mai è un atto politico per orientare la competitività, diffondere le competenze e creare sinergie" dice Anna Ascani, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico. In un quadro come questo "bisognerebbe immaginare una ristrutturazione del servizio pubblico che tenga conto delle novità sempre più evidenti" spiega Riccardo Nencini, Presidente della Commissione Istruzione Pubblica e beni culturali del Senato. Diventa inoltre, ancora più essenziale, in tempi di infodemia e transizione digitale che il servizio pubblico "offra un giornalismo di qualità - spiega il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini - che informi ma promuova anche il pensiero critico, che è molto diverso dal complottismo".

esteri Sabato
Ucraina, monito Usa ad alleati: possibile un blitz di Putin

Nyt: pressing su Paesi europei per eventuale risposta comune

Le intelligence statunitense e britannica sono sempre piu' convinte che Vladimir Putin stia considerando un'azione militare per prendere il controllo di una fetta piu' ampia dell'Ucraina o per destabilizzare il Paese propiziando un governo piu' filo Mosca.

Lo scrive il New York Times, secondo cui gli 007 americani stanno ammonendo gli alleati che c'e' una finestra temporale stretta per prevenire un'azione del genere, spingendo i Paesi europei a lavorare con gli Usa per sviluppare un pacchetto di sanzioni economiche e di misure militari per frenare il Cremlino.

L'intelligence Usa, secondo le fonti americane ed europee del Nyt, hanno detto agli alleati che Putin e' sempre piu' frustrato dal processo di pace concordato con Francia e Germania dopo l'annessione della Crimea e il sostegno alla rivolta separatista nel Donbass. E che Putin, che continua ad ammassare truppe al confine con il Paese vicino, potrebbe essere intenzionato ad assicurarsi una via di terra tra l'Ucraina orientale e la Crimea. Analisti americani credono che il leader del Cremlino veda i prossimi mesi come un momento unico per agire, approfittando dell'uscita di scena di Angela Merkel e dei crescenti prezzi dell'energia, che potrebbero limitare il supporto dell'Europa - dipendente in gran parte dalle forniture russe - a sanzioni dure.

ambiente Domenica
Giornata degli alberi: +1% la copertura forestale in Italia dal 2015

Ami, passata dal 30,8% al 31,7% del territorio

Dal 2015 al 2020 la copertura forestale in Italia è aumentata di quasi un punto percentuale (dal 30,8 al 31,7 per cento), più che in qualsiasi altro Paese in Europa, e al di sopra di nazioni a tradizionale vocazione boschiva come la Germania (31 per cento) e la Svizzera (31 per cento).

Lo ha reso noto in un comunicato la ong Ambiente Mare Italia (Ami), in occasione della Giornata nazionale degli alberi, che si celebra domenica 21 novembre.

Circa il 30 per cento delle terre emerse del Pianeta è coperto da boschi, ricorda la ong, per un'estensione totale di quasi 4 miliardi di ettari. Fonti FAO avvertono però che ogni anno si perdono mediamente boschi e foreste per 5,2 milioni di ettari l'anno. Solo nel 2019, se ne sono persi ben 26 milioni di ettari.

Secondo l'European Forest Fire Information System (Effis), dall'inizio dell'anno a luglio nella nostra Penisola erano bruciati 102.933 ettari di terreno. La situazione, da agosto è andata peggiorando, a causa dei continui incendi che hanno colpito la penisola ed in particolare il Sud, arrivando a 158.000 ettari complessivi.

Secondo il Rapporto 2021 sulla qualità dell'aria dell'Agenzia europea dell'ambiente (Aea), nel 2019 il nostro Paese era il primo per numero di morti per biossido di azoto, circa 10.640 nel 2019, ed è il secondo dopo la Germania per i rischi da particolato fine PM2,5, 49.900 morti.

"Il nostro Paese ha bisogno di diffuse e condivise politiche di forestazione urbana e periurbana -, avverte il Presidente di Ami, Alessandro Botti -. Le foreste urbane e periurbane sono la soluzione per il contrasto dell'inquinamento da biossido di azoto e permettono un netto miglioramento della qualità della vita".

Amazzonia: +22% di deforestazione nell'ultimo anno, record dal 2006. La deforestazione nell'Amazzonia brasiliana è aumentata di quasi il 22% tra agosto 2020 e luglio 2021, rispetto al periodo precedente, stabilendo un record negli ultimi 15 anni, secondo una stima ufficiale pubblicata giovedì. Il disboscamento nella foresta pluviale più grande del mondo ha totalizzato 13.235 km2 nel periodo 2020-2021, il valore più alto dal 2005-2006 (14.286 km2), secondo i dati del sistema di monitoraggio della deforestazione PRODES dell'Istituto Nazionale di Ricerca Spaziale (INPE) del Brasile.

Italia, nel 2021 bruciati 158.000 ettari di boschi. Nell'estate del 2021 in Italia sono bruciati 158 mila ettari di boschi. Di questi, 40 mila erano in aree tutelate da Rete Natura 2000, la rete delle aree protette dell'Unione europea, colpite da 510 roghi. L'87% degli eventi è avvenuto in Sicilia, Sardegna e Calabria. Lo rivela il Report Foreste 2021 di Legambiente, diffuso giovedì in occasione della Giornata nazionale degli alberi, domenica 21 novembre.

Negli ultimi dieci anni la superficie boschiva in Italia è aumentata di circa 587 mila ettari, e oggi ammonta a oltre 11 milioni di ettari. L'anidride carbonica assorbita dalle nostre foreste ha visto un incremento di 290 milioni di tonnellate.

Ma i nuovi Forest Reference Levels adottati dalla Commissione Europea prevedono che, mantenendo invariate le attuali modalità di gestione forestale (età e intensità dei tagli, modalità di rinnovazione della foresta, specie prelevate), tra il 2021 e il 2025 la quantità di CO2 assorbita nelle foreste e nei prodotti legnosi in Italia si ridurrà di circa il 7% rispetto al periodo di riferimento 2000-2009.

Le aree verdi nelle zone costruite nel nostro Paese rappresentano appena il 7,8%, e gli ultimi dati Istat sul verde pubblico in Italia rivelano una sostanziale stasi nei Comuni capoluoghi di provincia, con una media nazionale intorno al 3%.

Appena 8 su 109 (il 7%) i capoluoghi italiani che dichiarano di avere elaborato un Piano del verde.

"Come dimostrano i roghi dell'estate 2021, servono politiche adeguate per tutelare i boschi e le foreste, perciò basta a ritardi nell'approvazione della Strategia Forestale Nazionale - dichiara Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette e Biodiversità di Legambiente -. Gli impegni annunciati alla Cop26 di Glasgow per invertire la deforestazione devono tradursi in una strategia integrata, nel più ampio quadro di contrasto ai cambiamenti climatici".